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8 Agosto 2018

Corso di formazione delle monache italiane (Nënshat, Albania)

La “sfida” lanciata era stata veramente impegnativa: organizzare un corso di formazione per le monache giovani della Federazione italiana… Eppure, dopo l’iniziale titubanza, il 9 giugno 2018, 23 sorelle carmelitane, da vari monasteri, si sono messe in viaggio, “in volo”, per raggiungere la Casa di Spiritualità dei Padri Carmelitani di Nënshat-Albania. Qui ad accoglierle, oltre ai confratelli, c’erano anche le sorelle carmelitane del vicinissimo monastero, che da alcuni anni fanno parte della Associazione dei Carmeli Italiani “Mater Carmeli”, che organizzava il corso per le giovani monache e formande dei vari monasteri.

La prima giornata è stata caratterizzata da una visita al monastero delle Clarisse di Scutari e, soprattutto, al “luogo della memoria” del martirio della Chiesa Albanese, che sono le ex-carceri della Polizia Segreta del regime comunista, adiacenti all’attuale monastero. Una visita vissuta nella fraternità con queste altre sorelle claustrali di Albania e nella commozione della preghiera, quando le carmelitane hanno attraversato il corridoio delle celle dove erano tenuti prigionieri, torturati e uccisi, centinaia di uomini e donne che hanno scritto, con il proprio sangue, la storia più sofferente di questo Paese e la testimonianza cristiana più autentica di questa Chiesa.

L’incontro prevedeva due brevi corsi di formazione per le giovani carmelitane: due giorni sono stati dedicati alla conoscenza della figura del carmelitano ungherese p. Marcello, con la presentazione da parte di p. Rafael Bakos, carmelitano ungherese, che si occupa dello studio e promozione di questo testimone dell’esperienza di Dio, in una particolarissima chiave mariana. I restanti due giorni sono stati dedicati a tematiche di tipo psicologico, sotto la guida di sr. Bruna Zaltron, orsolina: le ferite e la crisi, attraversare il disincanto, la vita fraterna.

Nella serata finale di commiato è stato presente anche il Vescovo locale, mons. Simon Kulli, il quale ha espresso la gioia della diocesi per questa particolarissima visita alla Chiesa di Sapa. Dopo cena, il giro di esperienze con cui si è chiuso il corso ha messo in evidenza la grande ricchezza di questi incontri di formazione e di conoscenza fra le giovani monache di vari monasteri, italiani e albanesi. Raccogliere la sfida è stato un dono carico di tante grazie; non ultima, quella della condivisione con i padri carmelitani di Nënshat e con tutta questa nuova presenza carmelitana in terra di Albania. Un dono, dunque, carico di fraternità fra frati e monache, fra Chiese italiane e albanesi, fra Carmeli diversi, che ora diventa compito da portare nella preghiera e nella missione di ciascuno, lì dove il Signore manda.