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5 Maggio 2024

INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE MONACHE SCALZE CARMELITANE Nemi (Italia) – 14-20 aprile 2024

Cronache quotidiane

Domenica 14

Nel pomeriggio, le rappresentanti delle Carmelitane Scalze provenienti dal mondo intero si sono ritrovate presso il Centro Ad Gentes di Nemi per lavorare alla revisione delle loro Costituzioni.

I Padri Miguel Márquez, Agustí Borrell, Rafał Wilkowski e Juan Pablo Patiño accompagnavano l’incontro. I Padri Alfredo Amesti, Ramiro Casale, Angelo Lanfranchi e José Pereira hanno assicurato la traduzione simultanea, mentre Suor Lidia Wrona, Carmelitana Missionaria, ha moderato l’incontro.

Dopo la cena, Padre Miguel ha aperto l’incontro con un tempo di preghiera e di informazione. Tutte le Suore si sono presentate, con l’aiuto con una mappa proiettata che mostrava dove si trovano le singole Federazioni, e alcune informazioni su ciascuna di esse.

Suor Lidia ha presentato i 9 gruppi di lavoro, suddivisi per lingua, dopodiché è stato proiettato un breve video su cui si è discusso durante il primo incontro di gruppo, prima di concludere la giornata.

Lunedì 15

La giornata è iniziata con le Lodi e l’Eucaristia alle 7.00 del mattino.

Dopo la colazione, le partecipanti si sono radunate nell’aula magna, dove P. Agustí Borrell ha fatto la sintesi della giornata precedente e suor Lidia ha presentato e spiegato il lavoro del giorno.

P. Salvador Ros OCD è intervenuto via Zoom con una presentazione sul tema “Il significato e il pensiero di Santa Teresa d’Avila sulle Costituzioni”, basandosi su tre fonti: la Regola carmelitana, le prime Costituzioni e il Cammino di Perfezione.

In seguito, si è lavorato nei gruppi linguistici, secondo il metodo sinodale della “Conversazione nello Spirito”. La mattinata si è conclusa con una presentazione sintetica di quanto si è condiviso in ogni gruppo, seguita dal pranzo.

Nel pomeriggio, suor Simona Brambilla, Missionaria della Consolata, Segretaria del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ci ha aiutato a riflettere sul significato del rinnovamento delle Costituzioni e sull’importanza di questo momento per ogni famiglia spirituale, che è un’occasione di rinascita.

Dopo il suo intervento e un breve dialogo, abbiamo ripreso il lavoro nei gruppi fino ai Vespri e alla cena alle ore 20.30.

Martedì 16

La giornata si è aperta con la celebrazione delle Lodi e dell’Eucaristia. La liturgia era animata dalle suore delle Federazioni latinoamericane.

Nell’aula magna, suor Lidia, moderatrice dell’incontro, ha esposto l’ordine del giorno per il lavoro della mattinata. P. Agustí ha quindi presentato la sintesi dei lavori di lunedì. È seguita la condivisione del lavoro di gruppo che le consorelle hanno svolto il giorno precedente.

P. Miguel Márquez ha tenuto una conferenza su “Il Carmelo Teresiano oggi”, con i suoi problemi, le sue sfide e le sue speranze.

Successivamente, due Carmelitane Scalze hanno presentato la loro esperienza e la realtà di due aree geografiche diverse: i Paesi Bassi e l’Indonesia.

Il pomeriggio è iniziato alle ore 15.00 con la condivisione nei gruppi di ciò che ha risuonato durante gli incontri della mattinata. Poi, nell’aula magna, P. Rafał Wilkowski ci ha proposto una riflessione sul tema delle Costituzioni come Propositum Vitae espresso in forma giuridica. Sono seguiti i lavori di gruppo e una sintesi in sessione plenaria. Prima di concludere, suor Lidia e P. Agustí hanno fatto un riassunto di tutti i contributi.

La giornata si è conclusa con la preghiera dei vespri, la cena e le prove per la liturgia dell’indomani, a cura delle Carmelitane delle Federazioni anglofone.

Mercoledì 17

Come nei giorni precedenti, la giornata è iniziata alle 7 del mattino con le Lodi e l’Eucaristia, guidata oggi dalle suore di lingua inglese.

Dopo la colazione, i lavori sono iniziati alle ore 8.45 nell’aula magna, con la presentazione della sintesi della giornata precedente, a cura di P. Agustí Borrell della giornata precedente. Padre Rafał Wilkowski è intervenuto successivamente per completare la sua conferenza di ieri e rispondere ad alcune domande relative al suo argomento.

Suor Lidia ha presentato e introdotto la giornata con un testo. Per tutta la mattinata le Carmelitane sono state invitate a lavorare nei gruppi, seguendo il metodo della Conversazione nello Spirito utilizzato durante il Sinodo.

Alle ore 13.00, come di consueto, abbiamo pranzato tutti insieme. Alle ore 15.30 sono ripresi i lavori nell’aula magna, in modo da poter condividere quanto era stato approfondito nei gruppi e percepire il soffio dello Spirito.

Dopo alcune istruzioni pratiche per giovedì mattina da parte di P. Miguel Márquez e una pausa di 15 minuti, si è ripreso il lavoro in gruppo.

Il pomeriggio si è concluso con la preghiera dei vespri animati dalle suore di lingua inglese, seguita da un momento di orazione. Infine, la cena e un tempo di condivisione fraterna.

Giovedì 18

Questa giornata è iniziata prima del solito. Era prevista un’udienza con il Santo Padre, perciò (dopo la colazione alle ore 5.30) tutte le monache sono partite in pullman per questo incontro con i confratelli e suor Lidia.

Dopo una breve attesa in Piazza San Pietro, alle 8.30 le Superiore e le Delegate delle Carmelitane Scalze di tutto il mondo sono state ricevute in udienza da papa Francesco. Egli le ha invitati a “trovare nuovi linguaggi, nuovi percorsi e nuovi strumenti per stimolare ancora di più la vita contemplativa a cui il Signore vi ha chiamate. Solo così il carisma potrà essere conservato – il carisma rimane lo stesso -, essere compreso e attrarre molti cuori, per la gloria di Dio e il bene della Chiesa”.

Dopo la benedizione papale e una visita alla Basilica di San Pietro, le partecipanti sono rientrate a Nemi per il pranzo.

La sessione pomeridiana è riprensa alle ore 15.30 nell’aula magna. Le suore sono state prima invitate a un tempo di preghiera personale e di discernimento su tutto ciò che è stato affrontato negli ultimi giorni, prima di condividerlo nei gruppi di lavoro e nella sintesi plenaria.

La giornata si è conclusa con i Vespri e la Messa, e alle ore 19.30 con la cena.

Udienza alle Superiore e Delegate delle Carmelitane Scalze

18.04.2024

Buongiorno, benvenute!

 

Sono contento di incontrarvi mentre siete riunite per riflettere insieme e lavorare alla revisione delle vostre Costituzioni, quelle del ’90, o quelle precedenti, non so, lavorate tra voi. È un appuntamento importante, perché non risponde soltanto a una necessità umana, alle contingenze della vita comunitaria: si tratta invece di un “tempo dello Spirito”, che siete chiamate a vivere come occasione di preghiera e di discernimento. Restando interiormente aperte a ciò che lo Spirito Santo vuole suggerirvi, avete il compito di trovare nuovi linguaggi, nuove vie e nuovi strumenti per dare ancora maggiore slancio alla vita contemplativa che il Signore vi ha chiamato ad abbracciare, perché il carisma si conservi – il carisma è lo stesso – e che possa essere compreso e attirare tanti cuori, per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa. Quando un Carmelo funziona bene attira, attira, non è vero? È come la luce con le mosche, attira, attira.

Rivedere le Costituzioni significa proprio questo: raccogliere la memoria del passato – non bisogna rinnegarlo – per guardare al futuro. In effetti, voi mi insegnate che la vocazione contemplativa non porta a custodire delle ceneri, ma ad alimentare un fuoco che arda in maniera sempre nuova e riscaldi la Chiesa e il mondo. Perciò, la memoria della vostra storia e di quanto negli anni è maturato nelle Costituzioni è una ricchezza che deve restare aperta alle suggestioni dello Spirito Santo, alla perenne novità del Vangelo, ai segni che il Signore ci dona attraverso la vita e le sfide umane. Così si conserva un carisma. Non cambia, ascolta e si apre a ciò che il Signore vuole in ogni momento.

Questo vale in generale per tutti gli istituti di vita consacrata, ma voi claustrali lo sperimentate in modo particolare, perché vivete in pieno la tensione tra la separazione dal mondo e l’immersione in esso. Voi infatti non vi rifugiate in una consolazione spirituale intimistica o in una preghiera avulsa dalla realtà; al contrario, il vostro è un cammino in cui ci si lascia coinvolgere dall’amore di Cristo fino ad unirsi a Lui, perché questo amore pervada tutta l’esistenza e si esprima in ogni gesto e in ogni azione quotidiana. Il dinamismo della contemplazione è sempre un dinamismo d’amore, è sempre una scala che ci eleva a Dio non per staccarci dalla terra, ma per farcela abitare in profondità, come testimoni dell’amore ricevuto.

Con la sua sapienza e la sua fede ardente, la santa madre ve lo insegna. Ella è convinta che l’unione mistica e interiore con la quale Dio lega l’anima a sé, quasi “sigillandola” col suo amore, pervade e trasforma tutta la vita, senza staccare dalle occupazioni quotidiane o suggerire una fuga nelle cose dello spirito. Teresa afferma che è necessario un tempo consacrato al silenzio e all’orazione, ma bisogna intenderlo come la sorgente dell’apostolato e di tutte quelle mansioni quotidiane che il Signore ci chiede per servire la Chiesa. Ella infatti afferma: «Marta e Maria devono offrire insieme ospitalità al Signore, trattenerlo sempre presso di loro, e non fargli cattiva accoglienza non dandogli da mangiare. Come lo nutrirebbe Maria, sempre seduta ai suoi piedi, se la sorella non la aiutasse? Il suo nutrimento è lo sforzo che facciamo di avvicinare le anime a Lui in tutti i modi possibili, perché esse si salvino e non cessino di lodarlo» (S. Teresa d’Avila, Mansioni, VII, IV, 14). Fin qui la citazione, che conoscete meglio di me.

In questo modo, la vita contemplativa non rischia di ridursi a un’inerzia spirituale, che distoglie dalle incombenze della vita quotidiana. Un prete che non conosceva questo tipo di mistica le chiamava “le monache sonnolente”, che vivono dormendo. Ma la vita contemplativa continua a fornire la luce interiore per il discernimento. E di quale luce avete bisogno per rivedere le Costituzioni, affrontando i tanti problemi concreti dei monasteri e della vita comunitaria? La luce è questa: la speranza nel Vangelo. Ma sempre radicato nei padri fondatori, nella madre fondatrice e in san Giovanni.

La speranza del Vangelo è diversa dalle illusioni fondate sui calcoli umani. Significa abbandonarsi a Dio, imparare a leggere i segni che ci dona per discernere il futuro, saper fare qualche scelta audace e rischiosa anche se sul momento rimane ignota la meta verso cui ci condurrà. Significa non affidarci soltanto alle strategie umane, alle strategie difensive quando si tratta di riflettere su un monastero da salvare o da lasciare, sulle forme della vita comunitaria, sulle vocazioni. Le strategie difensive sono frutto di un nostalgico ritorno al passato; questo non funziona, la nostalgia non funziona, la speranza evangelica va in un’altra direzione: ci dona la gioia della storia vissuta fino ad oggi ma ci rende capaci di guardare avanti, con quelle radici che abbiamo ricevuto. Questo si chiama conservare il carisma, la voglia di andare avanti, e questo sì che funziona.

Guardate avanti. Questo voglio augurarvi. Guardate avanti con la speranza evangelica e con i piedi scalzi, cioè con la libertà dell’abbandono in Dio. Guardate al futuro con le radici nel passato. E questo essere totalmente immerse nella presenza del Signore vi dia sempre anche la gioia della fraternità e dell’amore vicendevole. La Madonna vi accompagni. Di cuore benedico tutte voi, benedico il vostro lavoro di questi giorni, benedico le vostre comunità, benedico le monache del monastero. E vi chiedo di continuare a pregare per me. A favore, non contro! Grazie.

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/04/18/0308/00657.html#it

Venerdì 19

Il lavoro di questa mattina si è concentrato sul tema della commissione internazionale incaricata della revisione delle Costituzioni del 1991. I gruppi hanno riflettuto sui criteri per la creazione della commissione, sui suoi obiettivi e sulla tempistica di lavoro, oltre che sui profili e sugli eventuali nomi dei suoi membri.

L’assemblea ha approvato un messaggio finale rivolto alle Carmelitane Scalze e a tutto l’Ordine.

Tutte le partecipanti sono state invitate a fare una valutazione personale dell’incontro nei suoi vari aspetti.

In conclusione, P. Miguel, Preposito Generale e convocatore del Incontro, ha evidenziato i passi da compiere ora, in particolare la creazione, prossimamente, della commissione di lavoro internazionale. Ha poi espresso la sua gioia per questi giorni trascorsi insieme e ha concluso l’incontro ringraziando tutti coloro che lo hanno reso possibile e tutti e tutte coloro che vi hanno partecipato.

 

Sabato 20

Ci siamo ritrovati alle ore 6.45 per un’ultima Eucaristia, per rendere grazie al Signore prima di ripartire per i nostri Paesi. Nei nostri cuori portiamo la gioia di aver condiviso un’intensa e lieta esperienza di comunione nella famiglia di nostra Santa Madre Teresa.

Il processo di revisione delle Costituzioni continua con una forza rinnovata. Abbiamo definito alcune tappe e un metodo di lavoro, ma soprattutto ciò che vogliamo trasmettere è lo stile di dialogo che abbiamo sperimentato: abbiamo provato che quando ci apriamo all’ascolto autentico dello Spirito e degli altri fratelli e sorelle, la nostra vita si illumina e si trasforma. Che lo “spirito di Nemi” continui a guidarci per vivere il carisma teresiano in modo sempre rinnovato.